Siete fermi, annoiati, coerenti e convinti di avere ragione? Li state uccidendo. I vostri neuroni si stanno suicidando e la colpa non è dell’età. Ad affermarlo, nel corso di una conferenza dal titolo “La mente nella Rete”, è stato l’antropologo della mente Alessandro Bertirotti.
Ospite dell’ITC Melloni, nell’ambito del progetto “Incontri con l’autore – La voce delle parole”, lo studioso, autore de “La mente ama” (…), ha infatti affrontato, di fronte a una platea gremita di studenti, questioni tanto complesse quanto essenziali, come i meccanismi di apprendimento ai tempi del web.
“Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e vi dirà la verità”: citando Oscar Wilde, Bertirotti ha infatti affrontato il problema delle relazioni e della comunicazione virtuale. O più esattamente di quell’orizzonte digitale che può trasformare un mezzo potenzialmente straordinario in una pericolosa commedia.
Dai media ai social, ha insistito Bertirotti, l’importante è non dimenticare che la verità è altrove, e che – sempre – comunicare (davvero) necessita della concretezza del corpo, della suggestione di uno sguardo. Contatto, del resto, significa, proprio interagire con la realtà sotto i polpastrelli. Una “tangibilità” della conoscenza essenziale fino ai vent’anni (quando i neuroni – affamati di informazioni – continuano a crescere) e preziosa dopo (quando invece non si moltiplicano piu’).
E allora ecco un po’ di consigli: allenare la memoria con una poesia a settimana, tenere a bada l’ansia (in vista di una interrogazione) ripetendo la lezione di corsa o allo specchio. E poi via libera ai progetti, al confronto con chi non la pensa come noi… Al pensiero positivo: perché se ci convinciamo che un esame andrà bene, i neuroni specchio si organizzeranno perché sia davvero cosi’ (ma ovviamente vale anche il contrario).
Insomma (in questi tempi di precariato, almeno loro) facciamoli lavorare: altrimenti si uccidono. E ascoltare Bertirotti puo’ servire proprio a questo.
(Il Progetto Incontro con l’Autore/ La Voce delle Parole ha visto ospiti al Melloni studiosi e scrittori come Mauro Carrera e Romano Saba (“Quando c’era la guerra”), Guido Conti (“Il grande fiume Po”) e Raul Montanari con “I Promessi Sposi come non li avete mai letti”.)
Ringrazio, commosso e con autentica stima ed amicizia, per la cara collega Rita Guidi, saluto e continuo ad essere disponibile per incontrare il nostro futuro oggi: i nostri studenti. Alessandro Bertirotti
"Mi piace""Mi piace"