Carissimi!
Dopo l’astinenza di lunedì scorso eccoci di nuovo qui. Qualcuno potrebbe pensare che io non abbia avuto tempo nemmeno di respirare, figuriamoci di preparare dolci…e invece non è così!
Tra un pò arrivano le feste di Natale, vi volevo lasciare una settimana a dieta per prepararci tutti meglio al tour de force che bisognerà pure affrontare!
Oggi recuperiamo le fatiche della settimana.
Sì, ok, è lunedì, ma la domenica arriverà tra sei pochi giorni, quindi fate il countdown in attesa di farvi preparare questa ricetta. E quando dico farvi preparare, intendo proprio che l’unica cosa che dovete fare stavolta è riscrivere la ricetta su un post-it, sullo sportello del frigorifero, sullo specchio del bagno, dove vi pare, e aspettare che compagni/e, mariti/mogli, fratelli/sorelle, coinquilini/e che siano, colgano il messaggio e vi recapitino la colazione a letto la prossima domenica mattina.
Bando alle scuse, questa ricetta è a prova di incapace!
L’unico passaggio che può creare incidenti domestici è il rivoltamento della frittata nella padella, vista la consistenza collosa dell’impasto capita che possano attaccarsi al soffitto se il marito ci prende troppo la mano e perde il selfcontrol. In questo caso sguardo basso e via andare, basta evitare il contatto visivo con il tetto.
Lista della spesa per 8 puncakes!
– 250 ml di latte
– 140 gr di farina
– 30 gr di burro
– 50 gr di cacao amaro
– 70 gr di zucchero
– un uovo
– due cucchiaini di lievito
In una terrina sbattete l’uovo, aggiungete il latte e poco alla volta la farina setacciata con il lievito, il cacao e lo zucchero. Fate sciogliere il burro e aggiungete poco alla volta anche quello.
A questo punto non c’è molto da fare: prendete un padellino, passateci sopra un pezzetto di burro giusto per ungerlo e mettetelo sul fuoco. Quando è caldo versate una mestolata e aspettate che inizi a fare delle bollicine sulla superficie, a questo punto si staccherà facilmente dalla padella e in una mossa atletica fate fare una capriola al puncake e rigiratelo.
Due minuti ed è pronto, fatelo scivolare su un piatto e continuate l’operazione per i successivi puncakes.
Potete guarnirli con una salsa alla vaniglia, o una salsa allo zabaione. Se volete arrivare vivi all’ora di pranzo bastano così semplici semplici con un po’ di pistacchietti sopra!
Adesso mettete su un vassoio i puncakes, una tazza di latte, caffè e un mazzetto di fiori e portatelo alla/al consorte!
Romanticismi ‘a pioggia’ e ci vediamo la settimana prossima (forse, chissà, bhà!)