Donnine e donnini bonjour!
E’ ovvio che questo luuuungo fine settimana lo abbiate dedicato, armati di galosce e impermeabile, ad immergervi nella natura e siate andati a raccogliere i frutti della stagione: funghetti, castagne e cachi.
I funghi trifolateli e bòn.
Con le castagne e i cachi invece facciamo i veri chef e prepariamo una deliziosa crema al mascarpone, che potrete gustarvi con bicchiere e cucchiaino alla mano oppure usare per farcire un delizioso tiramisù alternativamente autunnale.
– 3 tuorli
– 250 gr di mascarpone
– 50gr di zucchero
– 150 ml di panna
– poco latte
– 300 gr di castagne
– 2 cachi maturi.
Nel caso vogliate fare il tiramisù servono anche i savoiardi e di latte ce ne vuole un bicchiere.
Fate bollire per circa 40 minuti le castagne con un paio di foglie di alloro. Con tanta pazienza armatevi di coltellino, sbucciatele e pelatele. Mettetele nel mixer o nel frullatore con il latte.
Adesso scaldate le fruste elettriche o, se volete farlo a mano, assumete un muratore molto muscoloso. In una terrina montate la panna. Lasciatela lì, prendete un’altra terrina e montate il mascarpone con i tuorli e lo zucchero.
Con la delicatezza che non si addice al muratore di prima unite i tre composti (castagne, panna e mascarpone) con movimenti lenti e dal basso verso l’alto per non smontare il tutto.
Frullate i cachi privati di semi e buccia.
Opzione 1: Riempite dei bicchieri (o bicchierini se volete fare i parchi) alternando strati di 2 cm di mascarpone e 1 cm di cachi. Ricoprite con granella di qualsiasi natura (nocciole o amaretti vanno benissimo).
Opzione 2: In una teglia alternate strati di mascarpone e cachi a composizioni geometriche di savoiardi, finite con uno strato di mascarpone e una spolverata di cacao.
I bicchierini sono pronti così, per il tiramisù meglio metterlo un paio d’ore in frigorifero.
Ammetto solennemente di essermi impegnata a rivedere e correggere questa ricetta per almeno tre giorni.
Prima troppo liquida, poi troppo solida, poi troppa panna, è stato un parto. Indi per cui, adesso fatela per piacere perché i miei sforzi non siano stati vani!
Prima troppo liquida, poi troppo solida, poi troppa panna, è stato un parto. Indi per cui, adesso fatela per piacere perché i miei sforzi non siano stati vani!
La settimana prossima però facciamo una cosa semplice semplice, eh.
Anzi non lo so, magari una ricetta di dolci siculi del periodo dei morti, anche se sono in ritardo non si offende nessuno.
Bien, ancora qui siete? Fate andare quelle fruste.
Ciao cari.