E’ l’altra faccia dell’Europa. Quella che unisce (davvero) le risorse per distribuirle (non sulla base del PIL o delle lobbies bancarie), a chi possiede idee da far crescere, per far crescere il mondo. E di questa Europa, che offre una nutrita (anche nel budget) possibilità di sostegno alla ricerca attraverso gli ultimi bandi del 7° Programma Quadro, si è parlato questa mattina, in un utile focus che si è svolto presso la sede didattica della Facoltà di Ingegneria di Parma.
Dopo i saluti del Magnifico Rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti, e di Barbara Panciroli, Dirigente dell’Area Ricerca, il seminario ha infatti illustrato attraverso le parole dei relatori caratteristiche, potenzialità e modalità di partecipazione a questi bandi europei che coprono ogni settore di ricerca.
Una slide dopo l’altra, Giancarlo Caratti (Warrant Group), Alessandra Borgatti (ASTER) e Antonio Carbone (APRE, agenzia per la Promozione della Ricerca Europea), hanno chiarito procedure, passaggi, strategie per presentare nel modo piu’ idoneo il proprio progetto.
Un supporto fondamentale in una procedura complessa che vede in queste tre realtà una guida indispensabile (e gratuita) per gestire gli aspetti tecnici come quelli burocratici.
Come dire: avete un’idea, anzi, una buona idea? Qualcosa che possa migliorare/innovare la sanità o l’energia, l’ambiente o le nuove tecnologie? Allora occhio alle scadenze dei bandi, perché è davvero il momento di provarci.
Rita Guidi