Nata in Calabria, cresciuta sul Lago di Garda, adottata da Parma da quando frequenta la Facoltà di Architettura, Sofia Uslenghi è la creatrice e la protagonista della copertina dell’ultimo romanzo della giornalista americana Meg Mitchell Moore “Mirtilli a colazione”- Garzanti.
Che sensazione provoca vedere la propria immagine, o meglio il proprio viso, sulla copertina di un libro?
Se vedo una sola copia per volta la sensazione è di soddisfazione per aver ispirato qualcuno nella scelta di quella precisa immagine per la copertina di un libro. Alla vista di più copie sullo stesso scaffale, e tante mie facce una in fila all’altra, la sensazione è di depersonalizzazione. Cosa sono quell’esercito di Sofie che mi fissano? Aiuto!
Tra i tuoi scatti si nota un amore per gli autoritratti. Come mai questa preferenza?
L’autoritratto è stata una delle mie prime esperienze in ambito fotografico. La mia faccia e le mie espressioni, che riflettevano diversi stati d’animo, sono state le prime cose che avevo a portata di mano da studiare. C’è stato anche un discorso di auto-analisi dopo il periodo dell’adolescenza, che non è stato proprio facilissimo per il rapporto che avevo con la mia fisicità, e la macchina fotografica mi è stata molto utile per imparare a conoscermi. Da lì è partito il progetto “Everybody loves…” con il quale mi diverto molto a rappresentare oggetti, stagioni, personaggi attraverso la mia faccia e l’autoritratto.
Tre aggettivi che ti descrivono.
L’intervistata dice che sarebbe più curioso sentire le risposte a questa domanda da parte di persone scelte a caso tra quelle che guardano le sue foto. (Potete quindi lasciare dei commenti a fine post!)
Hai una grande passione per la pasticceria creativa. Com’è iniziata questa passione?
Mi è sempre piaciuto cucinare, nonostante in casa mia non ci sia una vera e propria tradizione di manicaretti. Ma, essendo nata e cresciuta tra la Calabria e la Sicilia, la passione per la culinaria è quasi d’obbligo.
Sono anche molto golosa di dolci; più che per gola mi piace cucinarli perché li trovo molto divertenti da preparare.
E poi la pasticceria siciliana è un’arte tanto quanto i mosaici di Monreale o il barocco di Noto. Mi affascina moltissimo quel mondo di ricette tramandate da secoli e la cura maniacale nel trasformare degli ingredienti poveri come la ricotta in raffinatezze uniche e irripetibili. Mi piacciono moltissimo anche tutti i dolcetti americani come muffins e cupcakes, divertentissimi da fare e da decorare. Ammetto che il risultato estetico sia delizioso, ma se una cassata resuscita i morti, i cupcakes si mangiano meglio con gli occhi.
Il tuo ‘cavallo di battaglia’ in cucina?
Non ne ho ancora uno. Continuo a sperimentare in attesa di trovarlo. Se ne avessi uno avrei già finito la ricerca e mi sarei già annoiata!
Cosa ci racconterai nei tuoi post che verranno pubblicati prossimamente da PARMA MAGAZINE?
Con questo nuovo spazio su Parma Magazine cercherò di invogliarvi con ricette di dolci facili, ma mi lascio la riserva su qualche chicca per quelli con un pò più di esperienza. Cercherò anche di andare di pari passo con le stagioni utilizzando sapori e ingredienti in linea con il freddo che arriva e il caldo che arriverà.
E foto e decorazioni faranno da contorno per ispirare anche i più pigri!