LONDON CALLING – THE SILHOUETTE ARTIST a cura di Deborah Stocchi

Mai avrei pensato che un evento annuale al quale sono stata invitata a Old Billingsgate, sulle rive del Tamigi, all’avanguardia per ciò che riguarda il client hospitality, il team building e quant’altro possiate immaginare possa esistere sulla terra circa l’entertainment, potesse riservarmi un piacevolissimo incontro del quale sono più che felice di parlare. 

Vengo attratta dallo slogan di uno stand: “no recession here”. 

Da banker, mi ci fiondo. Interessante, penso…vediamo cosa dicono. E ci cado a ‘piè pari’. Questi due eleganti, simpatici, sorridenti gentiluomini non hanno proprio nulla da raccontarmi. Vedo che stagliuzzano velocissimi carta nera e penso siano produttori di micro coriandoli tagliati a mano per le richieste più sofisticate. Ma dai, penso tra me e me, i coriandoli tagliati a mano, ma non è la pasta! E poi neri…ma suuuuuu. Credo di avere avuto lo stesso sguardo di Alice nel Paese delle Meraviglie, proprio non riuscivo a capire che stessero facendo. “Sì, sì – confido ad un amica – adesso salta fuori il Bianconiglio e andiamo a casa”. L’amica, sempre gradevole e solidale, mi guarda con sufficienza, inarca visibilmente le sopracciglia e dice a voce alta: -“Lei vuole essere ritratta!” Avrei voluto sprofondare nel mio vestito tutto nero così da confondermi con i “coriandoli”. Troppo tardi. Charles arriva sorridente con forbicette alla mano. Finalmente capisco di cosa si tratta. 


Incontrare Charles Burns e Mike Herbert, partners di “The Roving Artist”, è stato come fare un balzo nel passato. La loro arte è una tradizione vivente che risale all’epoca Georgiana. 
Sono pochi a coltivare questa passione che, per i più intraprendenti, è tornata ad essere un vero e proprio mestiere: il silhouettista. 

I primi silhouettisti non erano altro che miniaturisti che cercavano di ampliare il fascino della loro arte attraverso la creazione di una più rapida (e meno costosa) miniatura. Chiamando le loro opere “portrait shades”, questi artisti hanno fatto sì che si divulgasse presto una sorta di mania per questi profili poco costosi, che si videro presto al centro dell’attenzione, durante il diciottesimo secolo, in Europa e nel Nuovo Mondo. 

In breve tempo, la gente scoprì la passione per queste piccole, economiche somiglianze di famigliari ed amici, che potevano essere tramandate come un ricordo personale. Questa moda rimase in voga per oltre cento anni, sino all’invenzione della macchina fotografica che raggiungeva lo stesso scopo e con migliori risultati. 


Mi è stato detto che il ritaglio di una silhouette richiede la stessa coordinazione mano-occhio che appartiene ad un ritrattista dal vivo senza, però, avere a disposizione il tempo. 

Il silhouettista non si ferma a pianificare il suo lavoro, ma taglia la carta dando poche occhiate al soggetto che ha davanti, producendo all’istante il ritratto con il solo ausilio di forbici comuni e moltissima abilità. Questa tecnica tradizionale è conosciuta tra gli artisti come “cut and hope”. 

Chi mi conosce avra’ sicuramente notato che la silhouette pubblicata è la mia e, incredibile a dirsi, è stata eseguita in circa 90 secondi. 
Bella sorpresa!

2 Replies to “LONDON CALLING – THE SILHOUETTE ARTIST a cura di Deborah Stocchi”

  1. Articolo molto bello. Sto cercando una (un) silhouettista per il mio matrimonio che si terrà nella provincia di Ferrara a giugno 2015. Saprebbe darmi indicazioni in merito? A chi mi posso rivolgere? Grazie mille per l'aiuto. Giulia

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